Dalla web alla carta stampata

di Carlo Piovan

Potrebbe essere il titolo di un manuale sottotitolato: indicazioni terapeutiche per compilatori cronici di relazioni alpinistiche. In realtà è un processo naturale per chi come me e gli amici Emiliano, Saverio, Matteo e Luca,  da molti anni, con i rispettivi spazi web, riempiono byte e byte con accurate (e si spera apprezzate) relazioni dei proprio “viaggi” verticali per le pareti di Alpi, Appennini e non solo; i Balossi Bergamaschi vantano anche una bella attività extraeuropea.

Dopo una prova generale nel 2008 a cui collaboro con l’amico Eugenio alla redazione della guida Arrampicare nella Valle del Chiampo, nel 2011 arriva il battesimo del fuoco con una bellissima avventura editoriale in terra friulana (capitanata da Emiliano (con già due guide all’attivo) e con la condivisione della prima esperienza con Saverio durante la quale nascerà una bella amicizia, oltre che un consolidato rapporto di cordata.

Passare dal web alla carta stampata è un percorso che tra occhi rossi, notti passate davanti al pc, ennesime letture di relazioni che portano alla nausea, discussioni su gradi,foto,lunghezze,difficoltà,qualità della roccia, birre e tanta passione, portano ad un prodotto finale molto curato e “controllato”, che senza nulla togliere alla precisione di quanto pubblichiamo sul web, risulta di una qualità di gran lunga superiore.

E poi …

un libro, è materia, lo si può leggere ovunque, non ha bisogno di energia ne di rete wi-fi o 3G, dura molto di più nel tempo, lo si può regalare e tramandare.

Oggi apprendo la bella notizia della prossima uscita della guida degli amici Luca e Matteo “SassBaloss”, bravi! anche voi avete quasi concluso la vostra prima avventura editoriale!

Sulla guida non aggiungo altro ma vi riporto l’introduzione di Diego Filippi.

Buona lettura e buone salite.

L’alpinismo è sempre stato per me sinonimo di esplorazione e amicizia. Dopo i primi anni trascorsi sulle montagne di casa, ho sentito, (come ognuno di noi credo) l’irrefrenabile voglia di conoscere altre montagne, salire cime diverse, cime lontane. Una voglia istintiva di partire per lunghi viaggi, alla scoperta di nuovi territori, di nuove pareti da scalare e, sempre e soprattutto, in compagnia di grandi amici.
Non c’è alcun dubbio, l’alpinismo condiziona profondamente la vita di chi lo pratica. Cosi è stato per me, e dopo 30 anni di intensa attività alpinistica mi sorprendo ancora di quanti entusiasmi possa dare il conoscere nuove montagne e nuove pareti, su cui vivere nuove avventure con nuovi compagni di cordata.
Naturalmente, sappiamo benissimo che per muoverci in territori sconosciuti abbiamo bisogno di relazioni e guide. Anche in questo caso, non credo di essere l’unico ad essere cresciuto a “pane e guide”. Libri, relazioni, fotocopie, schizzi raccolti qua e la o scaricati da vari siti internet; questa montagna di carta disordinata, per noi alpinisti, rappresenta a volte il nostro tesoro più prezioso. Ecco, forse un altro sinonimo che può avere la parola alpinismo è “divulgazione”.
La divulgazione nasce dalla voglia di condividere la nostra gioia e le nostre esperienze con altre persone. A volte, quando esco da una via, magari poco conosciuta e dimenticata, la grande soddisfazione e la gioia che mi ha regalato mi spinge a dire: “hei ragazzi, ma questa è la più bella via di sempre! vale davvero la pena farci un giro, devo farlo sapere a tutti!”. Credo che questo sia il sentimento che spinge tutti quegli alpinisti che, in un modo o nell’altro, fanno divulgazione.
Esplorazione, amicizia e divulgazione rappresentano dunque per me la “traduzione” della parola alpinismo. Un’avventura in montagna, che sia nella gioia e nella spensieratezza o nella difficoltà e nel dramma, crea amicizie profonde, uniche, spesso durature. L’arrampicata crea un legame unico, di assoluta fiducia: in fondo quando ci facciamo tenere la corda da un amico, gli stiamo dando in mano la nostra vita. Possono passare gli anni, moltissimi anni, ma ogni salita rimane impressa noi nostri ricordi e ogni amico rimane, e rimarrà, per sempre nel nostro cuore.
Tornando al tema della divulgazione, è con grande onore e piacere che ho accettato l’invito di Matteo e Luca a scrivere una presentazione alla loro guida. Prima di conoscere questi ragazzi, già usavo le loro preziose e attendibili relazioni che trovavo nel loro sito “sassbaloss.com”. E per quanto riguarda l’affidabilità, questo sito non ha bisogno di presentazioni: è ormai famoso, conosciuto e usato da moltissimi alpinisti italiani. L’impressionante numero di contatti che registra ogni anno lo dimostra.
Impressionante è anche l’attività svolta da Matteo e Luca in tutte le alpi, dalle Marittime alle Carniche, dal Gran Sasso a Bismantova, dal Monte Penna alla Paganella. Cime e pareti, dalle più famose alle più sconosciute. Parte di tutto questo, ora è in un libro, che non ho dubbi, sarà straordinario data la varietà delle salite proposte e dalla ricchezza dei contenuti. E per l’affidabilità ripeto, sarà assoluta, data la grande esperienza, ormai decennale, che hanno gli autori in fatto di compilare relazioni tecniche con testi, foto e suggerimenti.
In conclusione, credo che l’anima della nuova guida degli amici Matteo e Luca contenga tutto quello che per me è alpinismo: esplorazione, amicizia e divulgazione. E a ben guardare, è su questi temi che è nata e si fonda la nostra amicizia: tutti noi amiamo follemente gironzolare per le alpi, conoscere nuovi amici e divulgare le nostre esperienze attraverso relazioni e fotografie. Un modo fantastico e divertente di vivere la vita e l’alpinismo.
Buona lettura e buone arrampicate a tutti gli amici che useranno questa guida.

 

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